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Dark Chronicle
by Jak
:::->Recensione<-:::
Sembra indubbiamente un momento d'oro per il quotatissimo sviluppatore nipponico Level 5: impegnato nella lavorazione del prestigioso quanto promettente Dragon Quest VIII (sotto tutela di Square-Enix. ovviamente), esordirà presto anche su Xbox con un maestoso progetto denominato True Fantasy Live Online, probabile nuovo termine di paragone tra i giochi di ruolo in multiplayer. Entrambi i titoli risultano accomunati a Dark Chronicle dall'impiego di un delizioso Cel-Shading che trova eguali per ricchezza visiva, impatto coreografico e coerenza col gameplay solo in The Legend of Zelda: The Wind Waker.
Malgrado le somiglianze col capolavoro Nintendo non si esauriscano di certo nella cornice grafica in stile "cartoon", il seguito del mediocre Dark Cloud vanta comunque un ampio campionario di elementi inediti collocati entro una tradizionale cornice JRPG.
Uscita negli Stati Uniti col titolo di Dark Cloud 2, l'ultima fatica firmata Level 5 rappresenta il seguito di un trascurabile role playing game pubblicato nel 2001 con scarso successo di pubblico, malgrado la presenza di alcuni spunti innovativi lo rendesse commestibile per gli appassionati più irriducibili del genere. D'altronde il cosiddetto sistema "Georama" costituisce tuttora il vero fiore all'occhiello di una serie solo apparentemente convenzionale; bastano infatti appena cinque ore di gioco per comprendere che il mondo sta scomparendo attorno alla quieta città di Vallecatini, un'affascinante comunità di mercanti risparmiata da un terribile dittatore perché depositaria di un potente amuleto... secondo miglior copione, appeso attorno al collo del nostro valoroso alter ego, ovviamente!
Così lo storyline introduce un universo da "riempire" con la fantasia e l'intraprendenza di ciascun utente, chiamato a fronteggiare "il nulla" che avanza (come nello splendido "La Storia Infinita") e riportare in vita interi villaggi dissolti. I tatticismi di Sim City restano comunque lontani anni luce dall'approccio diretto e "user friendly" scelto per l'occasione: qui la componente gestionale risulta infatti perfettamente amalgamata al resto del gameplay e si tratterà pertanto di raccogliere ogni singolo pezzo necessario per la ricostruzione (case, alberi, strade) nei tanti sotterranei disseminati lungo il tragitto, oppure di prelevarne altrettanti dagli scaffali dei negozi "specializzati". Per combinarli basterà seguire le informazioni ricevute e affidarsi al proprio gusto estetico.
Ereditando dal predecessore il medesimo approccio "casuale" ai dungeon, le meccaniche di base affondano le loro radici in un'opinabile sistema di generazione "random" dei sotterranei, teatro delle principali missioni di Dark Chronicle nonché ricettacolo di preziosi tesori. I livelli "mutevoli" finiranno per complicare ulteriormente il reperimento delle chiavi e degli agognati scrigni, un autentico toccasana per la longevità a discapito però della varietà dell'azione. I geniali templi di The Legend of Zelda rimangono solo un miraggio quindi, colpa dell'eccessiva linearità dei "labirinti" e della preoccupante mancanza di puzzle o enigmi validi. Senza dimenticare una ricorrente sensazione di monotonia, spezzata solo dagli obiettivi aggiuntivi implementati dagli sviluppatori per impreziosire le fasi esplorative: il completamento dello schema entro un limite di tempo determinato e l'uccisione di tutti i mostri presenti nel percorso costituiscono le "richieste" più ricorrenti.
La componente fantastica riveste sicuramente un ruolo prioritario nell'ultima produzione Level 5, non solo relativamente alla creazione delle città e all'estrema caratterizzazione degli ambienti, quanto per l'introduzione di un innovativo sistema di invenzione degli oggetti. Il protagonista maschile dell'avventura può infatti creare alcuni manufatti utili sulla base delle intuizioni partorite dagli utenti, o delle idee suggerite nel gioco stesso; il passo successivo prevede di scattare una foto ai tre strumenti necessari per la realizzazione del "progetto", finalmente completabile mediante l'acquisto dei pezzi necessari. Benché il meccanismo illustrato trovi tutto sommato un'applicazione abbastanza marginale nel corso dell'avventura, riesce comunque a sintetizzare pienamente la cura profusa dagli sviluppatori nell'elaborazione del prodotto e le infinite possibilità di divertimento nascoste dietro ogni angolo di Dark Chronicle.
Nonostante il frequente ricorso ai luoghi comuni propri del genere RPG, il racconto sembra uscito da un gustoso libro delle favole dove la narrazione mantiene sempre un tono leggero e accogliente. Oltre alla regia, anche il montaggio in dissolvenza raggiunge vette inusitate per un videogame, rendendo l'esperienza di gioco surreale, appagante e suggesitva, malgrado la schematicità dello storyline.
Un po' role playing game sulla falsariga dei vari Final Fantasy e in parte classico action adventure con una spruzzatina di elementi atipici: Dark Chronicle costituisce un raro esempio di perfetta miscela tra ingredienti diversi ma ottimamente assortiti, dove la varietà dell'azione appare supportata dalla solidità del gameplay. I combattimenti in tempo reale ricordano tanto l'approccio "arcade" di The Secret of Mana quanto l'oliato "lock on system" di The Legend of Zelda: The Wind Waker, che consente di fissare l'obiettivo su un solo nemico mediante la semplice pressione di un tasto del pad. La meccanica degli scontri poggia sul noto meccanismo della parata e dell'attacco in risposta, introducendo però una variante atta a limitarne la monotonia: il deterioramento degli ordigni, sanabile solo tramite l'impiego di polverine e ampolle specifiche. L'assenza del tipico avanzamento dei personaggi per livelli sortisce i suoi effetti principali proprio sulla gestione delle armi, cui potremo applicare i materiali reperiti nel corso delle missioni in una quantità corrispondente al loro grado di "sintesi".
Nonostante l'impiego di alcuni comandi relativamente scomodi (premere il grilletto o raccogliere gli oggetti comporta talvolta qualche problema di troppo), l'agevole interfaccia di gioco e l'efficacissima "guida pratica" inserita direttamente nel menù principale semplificano egregiamente il controllo degli eroi disponibili.
I due protagonisti presentano caratteristiche differenti e risultano liberamente alternabili lungo il cammino. Max può avvalersi di un ingombrante robot (del tutto personalizzabile, al pari delle spade e delle pistole), essenziale per scatenare un'enorme potenza di fuoco contro gli avversari più ostici, mentre Monica possiede l'abilità di "imitare" e riproporre i colpi dei mostri precedentemente affrontati. Si uniranno temporaneamente al nostro gruppo anche alcuni compagni di viaggio incontrati nelle città vicine, ma capiterà pure di compiere missioni aggiuntive su invito degli abitanti di Vallecatini, un villaggio dove "prelevare" nuovi residenti per le località ricreate con il Georama.
Due medaglioni simili e un destino in comune: il compito di salvare il mondo, ovviamente!
Il geniale design degli immancabili boss finali completa l'allettante proposta videoludica offerta da Level 5, senza dimenticare ovviamente il gradevole catalogo di minigame incluso "nella confezione", il minigolf e l'allevamento dei pesci su tutti.
Impossibile non rimanere incantati di fronte alle meraviglie audiovisive proposte dagli sviluppatori: il gioco rende finalmente giustizia alla tanto chiacchierata tecnica del Cel-Shading, proponendo la migliore veste grafica mai apparsa in un gioco per PlayStation 2. Si tratta di un autentico tripudio di texture ultra-dettagliate, ambienti tridimensionali sconfinati, memorabili caratterizzazioni dei personaggi (vedere il malvagio Flotsam per credere) e impareggiabili effetti speciali. Scorrazzare liberamente lungo Vallecatini a caccia d'invenzioni rappresenta talvolta un mero pretesto per ammirare fondali incredibili e paesaggi elaborati minuziosamente, dove ogni oggetto risulta perfettamente armonizzato col contesto. L'assenza di qualsiasi fenomeno di bad clipping, il massiccio quantitativo di espressioni facciali per ogni singolo personaggio e l'innegabile gusto estetico esibito dagli sviluppatori cementa un'esperienza ancora unica nell'attuale parco software Sony. Peccato solo per una localizzazione ancora deficitaria e priva del supporto alla modalità 60 Hz: sebbene la grandezza delle bande orizzontali risulti comunque limitata, la velocità dell'azione non può che risentirne.
Pur non raggiungendo le vette qualitative toccate dal comparto grafico, l'accompagnamento sonoro si distingue per il brio e l'efficacia dei temi elaborati; la brevità dei motivetti e la resa altalenante del doppiaggio costituiscono invece i fattori meno riusciti del progetto.
Con una longevità del genere, l'ultimo nato in casa Level 5 sembrerebbe apparentemente inattaccabile sotto ogni profilo: eppure, dietro una scorza d'invidiabile fattura, aleggiano anche alcune ombre. La ripetitività delle missioni dentro i sotterranei rappresenta un serio freno alla varietà dell'azione, che finisce per fossilizzarsi sull'uccisione sistematica dei nemici e sulla caccia alla chiave giusta. Inoltre, la libertà e l'inventiva connesse al sistema Georama risultano compensate da un'eccessiva linearità della struttura narrativa, colpevole talvolta di "guidare" l'avventura in maniera troppo invasiva. Facce della medaglia incapaci però di oscurare un titolo gradevole e accattivante, prodotto con evidente cura per i particolari nonché provvisto di tanti aspetti inediti. Non costituirà magari un acquisto obbligato, però Dark Chronicle riesce a scalzare l'acclamato Kingdom Hearts dal trono di miglior action adventure disponibile per il monolito nero Sony. E non è poco.
:::->Screenshoots del gioco<-:::
:::->Scheda tecnica del Gioco<-:::
Dimensione: compresso 2,50 GB decompresso: 4,49 GB
Lingua: Inglese-Francese-Tedesco-Italiano-Spagnolo
Versione: PAL
Genere: action RPG
Sviluppatore: Level 5
Sito Ufficiale: [EMAIL=www.dark-chronicle.com]www.dark-chronicle.com[/EMAIL]
Data di uscita: 10 settembre
Anno: 2003
Prezzo al momento dell'uscita ufficiale: 49,90€
:::->Note<-:::
seeding dalle 15:30 alle 23:30, a volte anke di notte.
:::->Ringraziamenti<-:::
si ringraziano nex.videogame per la recensione e gli screenshoots e imageshack per il post delle immagini
