[PS2 - Torrent] Conflict: Vietnam, PAL - ITA

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view post Posted on 28/11/2006, 17:21
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Conflict: Vietnam

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:::->Recensione<-:::

Registi come Francis Ford Coppola, Stanley Kubrick e Oliver Stone lo ribadiscono da tempo: affinché una ricostruzione della Guerra del Vietnam possa dirsi riuscita, non bastano gli americani, i vietcong, gli elicotteri e le tonnellate di piombo, ma è inoltre necessario che tutti parlino come degli ergastolani e che ci sia della buona musica pop perennemente in sottofondo.

Alcune produzioni cinematografiche di successo hanno dimostrato che per raccontare un conflitto occorre avvicinarsi agli uomini che vi prendono parte, e che per comprendere questi ultimi occorre analizzare la loro cultura. Una lezione che Pivotal Games sembra aver ben recepito e messo in pratica in questo Conflict: Vietnam, dove viene privilegiato uno stile narrativo incentrato sulla psicologia del protagonista e sui suoi rapporti con i – volgarissimi - compagni, il tutto accompagnato dagli ormai imprescindibili interventi di celebri canzoni del periodo. Questo tipo di approccio favorisce decisamente l'immedesimazione nel contesto, palesando agli occhi del giocatore lo stato di alienazione in cui si doveva trovare un giovane americano proiettato in un paese così lontano e così diverso dal suo, all'interno del quale si consumavano efferatezze di ogni tipo.

LONTANI DAL GRUPPO
Ambientato nel Vietnam del 1968 nei giorni della celebrazione del Tet, festività locale (equivalente al nostro Capodanno) durante la quale i vietcong portarono un sanguinoso attacco a sorpresa ai danni di numerosi avamposti americani, l'ultimo nato in casa Conflict narra le vicende di Cherry, soldato dell'esercito degli Stati Uniti rimasto isolato assieme a tre compagni dal proprio contingente. Soli in un territorio estremamente ostile, per ricongiungersi al resto della squadra i quattro dovranno affrontare ogni genere di difficoltà facendo affidamento unicamente sul supporto reciproco. Al pari dei predecessori, Conflict: Vietnam è infatti uno sparatutto tattico in terza (o in prima) persona, nel quale al giocatore è concesso in qualsiasi momento di prendere il controllo di uno degli uomini del proprio team, dovendosi premurare al contempo di coordinare l'operato degli altri, senza il quale non si va oltre il tutorial. Cherry e compagni si troveranno così ad attraversare una serie di scenari estremamente variegata, tra giungle, fiumi, villaggi, templi e cittadine semidistrutte.
Altrettanto ampio è il campionario di obiettivi da raggiungere di volta in volta, che possono spaziare dalla protezione di determinati territori o personaggi al rastrellamento di centri abitati, dalla demolizione di convogli nemici alla semplice sopravvivenza. Degno di nota si rivela, inoltre, anche il numero di mezzi di trasporto impiegabili, tra autoveicoli, imbarcazioni, elicotteri e cingolati, gradite implementazioni in grado di "spezzare il ritmo".

HUDSON VIENI QUI. VIENI QUI!
Piuttosto che assomigliare a quella di titoli come SOCOM II: U.S. NAVY SEALs, in Conflict: Vietnam la gestione del team rimanda a Freedom Fighters, visto l'evidente tentativo di coniugare un ventaglio piuttosto esiguo di ordini a delle routine comportamentali dei propri compagni particolarmente vivaci, capaci di interpretare di volta in volta il comando ricevuto e di adeguarlo alle esigenze del momento. Se questo binomio nel titolo di IO Interactive funzionava egregiamente, altrettanto non si può dire a proposito di quello implementato da Pivotal Games. Prima ancora che alle défaillance in cui si produce un'intelligenza artificiale dei compagni che sembra attivarsi a ritmi alterni, il grosso dei problemi risiede nel sistema di controllo.
Le combinazioni dei tasti del pad previste per demandare i singoli ordini richiedono, infatti, più memoria che intuito, facendo emergere nelle situazioni maggiormente movimentate tutta la fragilità di questo tipo di impostazione, visto che non sono poche le volte in cui, anche dopo aver acquisito una certa pratica, una missione fallisce perché nel bel mezzo di uno scontro a fuoco non torna velocemente in mente il modo per impartire un ordine d'importanza vitale.
A un analogo tasso di frustrazione conduce anche la rigorosità con cui è stata implementata l'inedita possibilità di ordinare a un uomo di raccogliere oggetti o di curare un compagno. Molto spesso per indicare con il puntatore il contesto su cui un commilitone deve eseguire una di queste azioni è richiesta una precisione al pixel, una cosa piuttosto difficile da eseguire con una levetta analogica se arrivano pallottole da tutte le parti, se ci si trova su un terreno dalla conformazione irregolare e se la saturazione delle texture sembra far di tutto per indurre a confondere oggetti e compagni.

ALLA RESA DEI CONTI
Conflict: Vietnam eredita dunque tutta quella serie di incertezze che accompagnavano i suoi predecessori e che deteriorano in una certa misura sia lo spessore tattico insito nel gameplay sia il puro e semplice divertimento. Assieme ai difetti sopraelencati si ripresenta immutato anche il farraginoso sistema di mira semi-automatica, un'opzione che, ve lo consigliamo con tutto il cuore, conviene disattivare prima di iniziare la Campagna. Delude inoltre constatare come le incoraggianti parole spese nei mesi scorsi dagli sviluppatori a proposito di un nuovo, fantomatico motore fisico, grazie al quale il fondale avrebbe subito modifiche in tempo reale paragonabili a quelle del Geo-Mod, non si siano tradotte in nulla di concreto.
Nonostante ciò, e nonostante una realizzazione tecnica che si pone tra il discreto e il funzionale, il titolo di Pivotal riesce a giocarsi diverse buone carte. La rappresentazione del contesto, forte di un parlato interpretato con convinzione e della cura con cui sono stati realizzati dettagli come le stazioni radio a là Good Morning Vietnam, risulta sufficientemente riuscita da invogliare a saperne di più di questo Vietnam virtuale e a interessarsi alle sorti dei propri uomini. La successione di obiettivi piuttosto diversificati e i ricambi d'ossigeno offerti dalla guida dei veicoli forniscono gli incentivi per portarsi avanti nella Campagna, permettendo di chiudere un occhio sull'intransigenza che si viene a creare quando al tasso di sfida, già di per sé piuttosto sostenuto, si sommano i problemi elencati poco più in alto, a maggior ragione se si decide di affrontare le missioni facendosi aiutare da un amico nella riuscita modalità Cooperativa, nella quale risulta più facile scendere a patti con quelle impurità da cui, ancora una volta, la serie non riesce ad emanciparsi.

:::->Screenshoots del gioco<-:::

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:::->Scheda tecnica del Gioco<-:::

Dimensione: 2,5 GB
Lingua: ITA
Genere: Sparatutto 3D
Sviluppatore: Pivotal Games
Sito Ufficiale: http://www.globalstarsoftware.com/conflictvietnam/
Anno: 2005

Prezzo al momento dell'uscita ufficiale: € 59,90

:::->Note<-:::

Disponibile per circa 18 ore al giorno 7 giorni su 7.

:::->Ringraziamenti<-:::

Un ringraziamento speciale a videogame.it per le recensioni e le immagini.

 
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