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Baldur's Gate: Dark Alliance II
Salve, buon armaiolo. Avrei bisogno di una spada bastarda con un bonus sugli attacchi veloci, di un'armatura a scaglie, di un'ascia da battaglia e di una balestra imperiale. Impacchetti tutto con cura e lo mandi alla Locanda del Dragone Purpureo a Baldur's Gate al massimo entro domani. Sa, devo andare a recuperare un tesoro nella Rocca del Martello...
:::->Recensione<-:::
DIAMANTE GREZZO
Se Baldur's Gate: Dark Alliance può fregiarsi di un vanto riconosciuto, oltre naturalmente all'enorme successo di pubblico (soprattutto negli USA), è quello di aver portato alla grande attenzione il genere degli Action-RPG sulla console di casa Sony. Quel mix di Diablo e Nox, unito a un'immediatezza di gioco esemplare e a un ritmo frenetico tipico dei titoli action, ha fatto non poco scalpore pur se con molti limiti in fase di gameplay che i fan speravano sarebbero stati corretti in questo secondo capitolo. Come vedremo tra poco gli ormai defunti Black Isle Studios non sono riusciti ad accontentare del tutto le richieste degli appassionati, ma questo non è conciso per forza con un titolo fallimentare.
MULTIPLAYER ZOPPO
Baldur's Gate: Dark Alliance II può infatti essere considerato, più che un sequel con i tipici potenziamenti del caso, qualcosa di molto simile a un'espansione (o a uno spin-off se ragioniamo in termini cinematografici). L'orizzonte videoludico dell'ex grande sviluppatore californiano non è infatti cambiato di una briciola rispetto a due anni fa e anche le aggiunte inserite a livello di gameplay, che non a caso rimangono molto poche, non riescono ad allontanare del tutto la sensazione di un titolo-fotocopia, che non sembra voler rivoluzionare la vecchia formula di gioco. D'altronde Interplay, visti i dati di vendita del predecessore, non ha avuto tutti i torti nel voler continuare quella strada lastricata d'oro, ma ad essere sinceri ci aspettavamo uno sforzo decisamente maggiore. La delusione più grande riguarda innanzitutto il mancato ampliamento della sezione multiplayer, in cui, oltre all'impossibilità di accrescere il numero di giocatori a quattro, non è stata presa in considerazione nessuna opzione di gioco on-line come è avvenuto per esempio in un titolo estremamente simile a questo come Champions Of Norrath. L'altro grande limite è invece rappresentato da un'interattività con l'ambiente esterno ai minimi storici per un Action-RPG. Vi basti pensare che l'unica città disponibile sarà quella di Baldur's Gate e ciò significa anche un solo negozio dove rifornirsi di armi e armature e pochissimi personaggi con cui parlare e interagire, per non parlare dell'assoluta linearità dei dialoghi, ridotti a semplici informazioni prive di ogni profondità narrativa come non corremmo mai vedere in un titolo ruolistico di questo genere.
A livello di personaggi, che questa volta sono cinque e offrono una discreta varietà anche per il giocatore più esperto, va inoltre sottolineato come il barbaro Dorn si sia rivelato molto più forte degli altri quattro, creando un forte squilibrio soprattutto se si affronta il gioco in coppia. Per il resto invece non è cambiato quasi nulla e nemmeno la trama (quasi un semplice pretesto per giustificare il sequel) riesce a raggiungere un livello di innovazione quantomeno decente, restando aggrappata ai soliti stilemi fantasy di una banalità quasi sconcertante. Ma allora è proprio tutto da buttare?
SEMPLICITA' PRIMA DI TUTTO
La risposta è fortunatamente negativa. Siamo di fronte infatti al classico titolo imperfetto, povero di idee e concettualmente "vecchio" in grado però di creare un'autentica assuefazione. Le stesse quest che dovremo risolvere, anche se sembrano prese da un libro per bambini non più grandi di sei anni, ci invoglieranno a continuare nel gioco per ore e ore giusto per la curiosità di scoprire luoghi nuovi, impugnare armi sempre più potenti, depredare più tesori possibili e naturalmente potenziare il nostro alter-ego.
A proposito dei livelli di esperienza va detto che le varie abilità e gli incantesimi sono sì i soliti di altre decine di Giochi di Ruolo (soprattutto quelli del chierico), ma vedere completati tutti gli slot a disposizione per ogni singola skill è un'altra spinta non indifferente verso il completamento del gioco. Quello che però rende la formula di Black Isle Studios così vincente e "vigliacca" allo stesso tempo (staccarsi dalla TV sarà veramente una fatica) è la semplicità del gameplay. Si parla con uno dei pochissimi personaggi-chiave del gioco per ottenere una quest, si va nel luogo indicato, si uccide tutto quello che cammina, si razzia l'impossibile e si ritorna in città per vendere gli oggetti recuperati e incassare la ricompensa del nostro datore di lavoro.
Non bastasse ciò, anche il sistema di controllo è di una semplicità esemplare. Un tasto per richiamare l'inventario, uno per saltare (azione che useremo comunque raramente), uno per attaccare, uno per eseguire incantesimi e abilità speciali e uno per curarsi con le pozioni guaritrici o per recuperare il "mana". Vista la presenza di una comoda mappa, perdersi nelle varie location è poi impossibile, anche per un level-design mai particolarmente intricato e per una accentuata linearità. Le stesse ambientazioni, divise equamente tra dungeon, boschi, foreste, manieri, castelli e palazzi, sono quanto di più classico potessimo aspettarci e dimostrano come ai Black Isle Studios la parola innovazione non sia stata vista di buon occhio.
Eppure Baldur's Gate: Dark Alliance II avvince come pochi altri titoli ruolistici oggi in circolazione, facendo dell'immediatezza e della semplicità le sue armi vincenti soprattutto con un amico al proprio fianco, opzione caldamente consigliata per godersi al meglio l'avventura.
ESPANSIONE O SEQUEL
Non aspettatevi comunque un titolo profondo o molto longevo. Giocato al livello normale, Baldur's Gate: Dark Alliance II non vi porterà via più di dodici-tredici ore, ma si tratta di un difetto solo marginale che non scalfisce se non in superficie una formula contagiosa come poche. Anche visivamente siamo di fronte a un titolo convincente. La grafica è dettagliata e cromaticamente molto ricca, con autentici tocchi di classe (l'effetto dell'acqua, alcuni boss finali, le fiamme) ma anche con flessioni non proprio secondarie come la mediocre fattura dei filmati d'intermezzo, rimasti del tutto identici (in quanto a essenzialità e scarsità di dettagli) a quelli del precedente episodio.
Dove il gioco crolla miseramente è invece nel reparto audio, non tanto per le musiche (comunque ripetitive) o per gli effetti sonori, bensì per uno dei doppiaggi italiani più scriteriati mai sentiti in un titolo per PlayStation 2. Immaginatevi un boss di fine livello parlare come una vecchietta sdentata o guerrieri corazzati con tanto di accento napoletano e avrete solo una vaga idea di quello che vi aspetta. Un vero peccato, perchè senza questo macroscopico difetto il gioco avrebbe potuto aggiungere qualche punto ulteriore a una valutazione comunque positiva che non toglie però l'assunto di partenza. Baldur's Gate: Dark Alliance II rimane infatti una semplice espansione del primo capitolo, non avendo né la profondità né la quota minima di innovazione che si pretendono da un vero e proprio sequel, anche se alla fine, complice un tasso di assuefazione vicino a livelli clinici, non ci si fa nemmeno troppo caso. Certo però che con un altro doppiaggio...
:::->Screenshots del gioco<-:::
:::->Scheda tecnica del Gioco<-:::
Dimensione:2,59 GB compresso 3,44 GB decompresso
Lingua:MULTI 3: ENG-ESP-ITA
Versione:PAL
Genere:action Gdr
Produttore:Interplay
Sviluppatore:Black Isle Studios
Sito Ufficiale:Halifax.it
Data di uscita:9 Agosto
Anno:2004
Prezzo al momento dell'uscita ufficiale:56,90 €
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Si ringrazia 
per l'hosting delle immagini,
e Nextgame.it per recensione e immagini.
