[PS2 - Torrent] .hack Quarantine Part 4, PAL - Multi 5

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view post Posted on 19/11/2006, 17:11
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.hack//QUARANTINE part 4

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Tre grandi dell'animazione giapponese: Sadamoto, Ito e Mashimo coinvolti in un progetto originale che si espande su più media: videogiochi, OAV, serie TV e fumetti. Quattro videogiochi ambientati all'interno di un gioco online con allegate altrettante OAV. Questo è "Dot hack", l'ambizioso Action-RPG di Bandai e CyberConnect2 giunto finalmente anche in Italia grazie ad Atari.

:::->Recensione<-:::

SENTIERI DESTINATI AD INCONTRARSI

Siamo stati abituati a film, fumetti o serie animate trasposte poi in videogiochi, così come abbiamo assistito al processo inverso: in altre parole media che sfruttano altri media, ma senza mai arrivare a interagire fra loro, né a sfruttare le loro potenziali sinergie (al limite l'uno funge da traino commerciale per l'altro). Così quando al cinema arriva un film di successo, ecco che subito dopo viene sviluppato il videogioco relativo, mentre l'endemica assenza di nuove idee spinge i produttori cinematografici ad attingere a un'industria che ormai fattura più di quella cinematografica.
Una logica a cui non sfuggono neppure manga e anime. Invece con .hack viene proposta da Bandai e da CyberConnect 2 un'idea originale che poi si espande coinvolgendo più media. Un progetto nuovo e ambizioso che per la prima volta vede coinvolti grandi nomi dell'animazione giapponese, i quali non sono però riusciti a trattenere .hack nel limite del solo videogame, ma lo hanno sviluppato sfruttando poi in maniera sinergica i mezzi che avevano a disposizione e che oltretutto erano per loro più congeniali. Ed ecco .hack diventare non un solo videogioco, ma un titolo diviso in quattro episodi affiancato da altrettanti cortometraggi in animazione (.hack//Lyminalty), legato anche a una serie animata per la TV (.hack//SIGN), sfociato poi in un manga (.hack//Legend of the Twilight) e prossimamente anche un gioco di carte (.hack//ENEMY), il tutto riunito sotto il titolo di "Project .hack".
Un progetto senza precedenti, come senza precedenti è il cast che è stato riunito per realizzarlo. Stiamo infatti parlando di Yoshiyuki Sadamoto (Neon Genesis Evalgelion, Nadia: il mistero della pietra azzurra, FLCL) che si è occupato del design dei personaggi, mentre per sceneggiare l'intricata trama di Project .hack è invece stato coinvolto Kazunori Ito (L'incantevole Creamy, Maison Ikkoku) riconosciuto a livello internazionale soprattutto per le collaborazioni con Mamoru Oshii in veste di sceneggiatore, con il quale ha lavorato per i film in animazione di Patlabor e Ghost in the Shell, nonché per il film Avalon. Della regia dell'intero progetto si è invece occupato Kouichi Mashimo (Noir, EAT MAN, PopoloCroise e L'irresponsabile capitano TYLOR).
.hack si configura così come un "fenomeno" sotto diversi punti di vista, non solo per il coinvolgimento di Sadamoto, Ito e Mashimo o per questo suo espandersi su più media, ma anche perché è fra i pochi casi di un videogioco ambientato in un videogioco, per la precisione, ambientato in un MMORPG (Massive Multiplayer Online-RPG).


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UN GIOCO OFFLINE CHE SIMULA UN GIOCO ONLINE

La trama di .hack, ideata da Ito prende alcuni spunti dal film Avalon che come .hack infatti è ambientato in un MMORPG, in entrambe si verificano casi di incoscienza dei giocatori e ricorrono simbologie comuni, persino il personaggio di Aura ricorda un personaggio di Avalon.
E' un elemento, questo, che aggiunge un valore in più al gioco per coloro che conoscono il film di Oshii. A parte questa parentesi, per gli amanti dei GdR nipponici, .hack offre una storia originale, ambientata in un prossimo futuro, con temi inediti rispetto ai più classici titoli cui siamo abituati. Un aspetto assai interessante specie per noi europei, cui è stato anche negato il più futurista Xenosaga, titolo Namco/Monolith che in comune con .hack ha nella trama il suo maggior punto di forza. Il bello della storia di .hack, inoltre, non risiede solo dagli eventi narrati nel gioco e nell'OAV, ma nel background costruito attorno a queste vicende che emerge dalle news o dalle informazioni che si ricavano attraverso questa ipotetica rete. .hack è infatti ambientato in un ventunesimo secolo contraddistinto da crimini informatici.
Gli albori del nuovo millennio sono stati infatti segnati da incredibili crimini via Web: hacker che neutralizzano sistemi di banche e Borse mondiali, virus in grado di uccidere via Internet, ma l'incidente più grave accade nel Natale del 2005, quando un virus (il Bacio di Plutone) ideato da un bimbo di dieci anni fa collassare tutti i sistemi Internet mondiali, gettando nel caos l'intero globo e costringendo il Sistema Mondiale delle Reti ad ideare un piano di Iper Rete.
Ogni possibilità di usare il Web per divertimento viene strettamente limitata fino al dicembre del 2007, quando la CC Corporation lancia The World: in men che non si dica questo MMORPG vende 20 milioni di copie. Siano nel 2010, Yasuhiko è uno di questi milioni di giocatori, noto in The World con il nick di "Orca" e un giorno invita il compagno di scuola, nonché miglior amico, a provare questo MMORPG. Kite, un ragazzo di quattrodici anni (e nostro alter ego in .hack) entra così per la prima volta in questo gioco online e proprio come noi è un "newbie", un novellino a cui Orca fa da guida conducendolo in un dungeon per far pratica. Nel dungeon, però, i due fanno uno strano incontro, una giovane fanciulla inseguita da un inconsueto mostro.
Orca si rende subito conto che qualcosa non va: quel mostro è troppo strano e potente per trovarsi lì. La fanciulla, prima di scomparire nel nulla, consegna ad Orca un Libro (L'epitaffio del Tramonto), ma Orca nel tentativo di difendere sia Kite che se stesso decide di affrontare il mostro il quale però lo annienta. Kite fugge, grazie all'intervento di un misterioso personaggio e inconsapevolmente entra in possesso del libro. Una volta però uscito dal gioco, scopre che Yasuhiko nell'esatto istante in cui veniva ucciso dal mostro, nella vita reale è entrato in coma. Kite, immaginando una relazione fra l'attacco subito mentre stavano giocando e lo stato comatoso di Yasuhiko nella vita reale, inizia ad investigare all'interno di The World per scoprire come si collegano i due eventi e perché tutto questo è avvenuto. Non sarà però da solo ad affrontare questa vicenda: altri giocatori si affiancheranno a lui nel corso dell'avventura, soprattutto Black Rose, un'altra novellina che verrà coinvolta da Kite nella vicenda. Ma soprattutto Kite si ritroverà in possesso di un grande e misterioso potere donatogli proprio dal Libro, un bracciale in grado di riscrivere il codice di questi mostri apparentemente colpiti da un virus che li rende invulnerabili.
.hack quindi è un videogioco che simula un MMORPG, ovviamente senza esserlo: si tratta infatti di un titolo completamente off-line ambientato però all'interno di un gioco online. Infatti il giocatore non agisce mai nel mondo esterno di Kite, ma esclusivamente all'interno di The World, che costituisce il terreno dove investigare i misteriosi eventi che stanno trasformando questo gioco online in qualcosa di più. La realtà, la vita al di fuori da gioco, arriva a noi giocatori attraverso le informazioni ricavate dalla rete Internet simulata da .hack, dalla quale riceviamo notizie su quel che accade nella vita quotidiana, dalle e-mail e dal forum di The World, dove si possono leggere i commenti dei diversi utenti. Elementi questi che come anticipato, non solo contestualizzano l'avventura, ma fornisco indizi che solo alla fine dei quattro episodi saremo in grado di collegare fra loro. C'è però una sottile ironia in tutto questo contorto meccanismo: noi giochiamo a .hack, un gioco off-line ambientato in un gioco online e rappresentiamo un giocatore che a sua volta sta giocando a The World. Sembra un gioco di scatole cinesi.


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UN VIDEOGIOCO NEL VIDEOGIOCO

.hack simula un MMORPG e in quanto tale il sistema di combattimento è in tempo reale dove però il giocatore gestisce solo Kite, mentre gli altri membri del party sono controllati dalla CPU, che imita il comportamento di altri fantomatici giocatori. Ovviamente essendo Kite il leader del party, composto al massimo da tre elementi, ha la facoltà di impartire una serie di ordini e impostare le strategie di attacco dei compagni. Infatti, è possibile scegliere il tipo di abilità che gli altri elementi del gruppo devono impiegare (magie, attacchi fisici, curare se stessi o Kite) o le strategie, come attaccare i nemici più vicini o attaccare tutti lo stesso tipo di avversario.
E' anche possibile dar loro dei comandi diretti, tipo scegliere quale target colpire o chiedere di esser curati dal mago di turno. Questo in battaglia si traduce in un'azione abbastanza concitata, dove il giocatore spesso deve, non solo occuparsi del suo personaggio e degli avversari che affronta, ma badare anche a quello che accade agli altri "giocatori". Per fortuna quando si accede ai menu l'azione si congela, dandoci così tutto il tempo per valutare la situazione e decidere il da farsi. In realtà ci si abitua velocemente a questo sistema, poiché l'accesso ai menu è immediato e comodamente gestibile, ma perché in genere si tende a mantenere sempre lo stesso tipo di strategia di attacco, variandola solo in casi eccezionali, tendendo in genere a sfruttare i comandi diretti, per chiede di esser curati o riportati in vita. In questa sua simulazione infatti il gioco è divertente, anche quando Kite viene sconfitto e si aggira come un fantasma in attesa che uno dei compagni lo resusciti.
Il sistema per visualizzare gli avversari è poi abbastanza inconsueto. I mostri non sono visibili sul campo di battaglia, come accade nella maggior parte degli Action RPG o nei MMORPG, ma sono visualizzati attraverso portali che possono nascondere sia avversari che tesori, sta poi al giocatore decidere se attivare il portale entrando nel suo raggio o schivarlo. In realtà evitarli è di fatto possibile solo nelle aree esterne, poiché all'interno dei dungeon (formati per lo più da corridoi e stanze) è impossibile non attivarli. E' un sistema ibrido che consente sì di visualizzare gli avversari, ma non sempre di evitarli.
In questi gioco poi l'equipaggiamento (armi e le varie parti di armatura) ha una grande rilevanza, poiché ad esso sono legate le diverse abilità da usare in battaglia. Infatti quel che non manca in .hack è l'estrema varietà di equipaggiamenti, armi, oggetti e di conseguenza abilità da sfruttare. Tant'è che si tende a stipare nell'inventario diversi tipi di equipaggiamenti da cambiare poi mentre si combatte, per ottenere l'abilità più congeniale.
Questo si rende necessario anche perché la maggior parte degli avversari è allineata a uno dei sei elementi: terra, acqua, fuoco, legno, oscurità e fulmine. Quindi è sempre bene avere equipaggiamenti con attacchi speciali che coprano tutti gli elementi, poiché un attacco di elemento opposto a quello dell'avversario infligge il doppio dei danni. Ma può anche capitare che un mostro sia immune agli attacchi fisici o magici (le così dette tolleranze) e quindi è bene non farsi cogliere impreparati. Le abilità collegate alle armi o agli equipaggiamenti sono attacchi speciali che possono essere sia di tipo magico che fisico, mentre le magie vere e proprie possono esser scagliate anche tramite pergamene (sono in pratica oggetti che non consumano nulla e hanno anche loro valenza elementare). Equipaggiamenti e oggetti si trovano nei tesori dei dungeon, sconfiggendo i mostri, comprandoli nei negozi o scambiandoli con gli altri ipotetici utenti del gioco che si incontrano nelle città-server. La componente elementale ha in .hack grossa rilevanza, non solo per scegliere quale attacco sia più efficace, ma anche nella formazione stessa dei dungeon, che si possono creare caratterizzandoli con uno specifico elemento, quindi con un certo tipo di avversari e di tesori. Gli scontri possono così diventare estremamente dinamici, non si rischia di risolvere un combattimento semplicemente pigiando in continuazione il tasto X del pad.
Qui invece il giocatore si trova a gestire un'azione di gruppo, con più avversari da affrontare contemporaneamente, badando anche ai proprio compagni e contemporaneamente ad accedere al menu per cambiare gli equipaggiamenti secondo le necessità, impostando anche una strategia. Peccato però che talvolta la fase di combattimento venga resa caotica da una non brillante gestione delle telecamere, difetto a cui si può ovviare ruotando le telecamere attraverso i tasti R1 e L1 o zoomando con lo stick analogico destro.
Nulla che frustri l'azione, ma certi combattimenti sono impegnativi e doversi anche occupare della telecamera è fastidioso. Fortunatamente .hack è un titolo molto immediato e, salvo certi frangenti, non presenta grosse difficoltà e possiede una curva di apprendimento rapida: i menu sono agevolissimi e questo consente di familiarizzare velocemente con il sistema di combattimento e studiare una personale strategia da adottare nella maggior parte dei casi.
Un altro elemento che caratterizza il sistema di combattimento di .hack è la gestione del potere di Kite, cioè il bracciale che gli consente sia di riscrivere i dati dei mostri (Fuga di Dati) che di "hackare" certi portali di accesso a dungeon bloccati dal Sistema. Il bracciale in pratica rende Kite simile ai suoi avversari. Usando il bracciale Kite preleva dai mostri un Virus Core da usare per accedere ad aree off-limit per i normali giocatori di The World, ma contemporaneamente assorbe anche il Virus che ha infettato i mostri stessi.
La Fuga di Dati permette quindi da una parte di rendere i mostri infetti più deboli, ma dall'altra crea un'infezione al protagonista che può causare effetti collaterali. E' quindi necessario bilanciare l'uso del Fuga di Dati, evitando di abusarne, anche perché un avversario sconfitto tramite il bracciale non da punti esperienza, ma può dare i Virus Core necessari a penetrare nei dungeon e in certi casi anche equipaggiamenti particolarmente rari. Con .hack vengono introdotti elementi nel sistema di combattimento abbastanza originali per questo genere e le fasi di combattimento, che ricoprono la maggior parte dell'avventura, risultano più varie.


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IL MONDO DI THE WORLD

The World è un ipotetico gioco online popolato da migliaia di giocatori: la comunicazione riveste quindi una parte importante nell'economia dell'azione.
In qualità di giocatori ci ritroviamo ad agire su due livelli, l'interfaccia che rappresenta il computer virtuale attraverso il quale Kite accede a The World e The World stesso. L'interfaccia simula il desktop che consente a Kite di ricevere e inviare e-mail, leggere le news, impostare i temi del desktop o scegliere i file audio da ascoltare, esattamente come se noi stessimo agendo sul desktop del nostro PC di casa. L'interfaccia è insomma essenziale per ricevere informazioni e dialogare con gli altri virtuali giocatori. Il sistema di e-mail ovviamente simula un sistema reale dove si hanno una serie di risposte fra cui scegliere che influiscono poi sui rapporti con il mittente: certe risposte stimoleranno la conversazione a proseguire, approfondendo il carattere degli altri giocatori, altre la troncheranno, influenzando il grado di "affetto" che hanno gli altri giocatori/personaggi nei confronti di Kite.
Le news consentono invece di ricavare informazioni dal mondo reale, notizie di attualità che contribuiscono a creare l'ambiente in cui la storia si colloca. Con l'avanzare dell'avventura si potranno sbloccare file audio e temi del desktop per personalizzare il PC di Kite, come fosse il nostro. Dal desktop poi si accede ovviamente a The World, da dove si può entrare nel videogioco o consultare il forum degli utenti, ipotetici giocatori che si scambiano informazioni, password per creare nuovi dungeon e dove Kite può trovare indizi o informazioni relative al gameplay.
In questo suo simulare un MMORPG, .hack centra perfettamente l'obiettivo. La simulazione è infatti ben realizzata e gli sviluppatori sono riusciti a creare una sensazione abbastanza credibile di un gioco online, grazie a un'interfaccia immediata e piccoli accorgimenti, come l'uso di emoticon o differenti toni nei messaggi del forum e delle e-mail, che contribuiscono a ricreare la sensazione di un gioco online popolato da numerosi altri utenti. Anche formare un party aderisce a questa idea di simulazione, in un gioco online non è detto che tutti i nostri amici siano collegati quando lo siamo anche noi, così per invitarli nel nostro party, bisogna averli nella proprio lista di amici e inviare loro una flash mail. Chi è online ci raggiungerà all'istante pronto a partire per un nuovo dungeon, chi è off-line non sarà reperibile. Più indirizzi (cioè contatti) si hanno maggiore è la possibilità di trovare elementi per formare un party. Queste amicizie ovviamente Kite le stringerà nel corso dell'avventura e alcune dipenderanno anche dal nostro comportamento in certe particolari situazioni: se siamo bravi avremo, in questo primo capitolo, altri otto personaggi gestibili.
Ogni personaggio ha una classe di specializzazione differente: maghi, due lame, grande lama ecc. e richiede quindi equipaggiamenti e armi diversi. Quindi la specializzazione è uno degli elementi da tenere in considerazione quando si invita qualcuno nel proprio party. Non solo, fra personaggi (ma sarebbe meglio parlare di avatar) si possono scambiare equipaggiamenti così, donando magari una spada che abbiamo trovato in una cassa, non solo rafforziamo il nostro compagno, ma incrementiamo la simpatia nei confronti di Kite. Quello che forse può deludere di .hack è l'assenza di fasi esplorative.
The World infatti è composto da diversi server, che in qualche modo rappresentano delle città. Ci sono negozi, s'incontrano altri giocatori, si effettuano scambi o si possono allevare i Grunty (una sorta di incrocio fra un maiale e una mucca), ma sono più che altro dei punti di partenza per accedere poi ai vari dungeon, grazie all'uso di codici da inserire nei "Portali del Caos". Ogni server ha infatti un suo "portale" che collega le varie città e trasporta i giocatori nelle aree di gioco.
.hack quindi non propone un mondo da esplorare, ma è orientato agli scontri nei dungeon, se The World fosse un gioco reale potrebbe assomigliare probabilmente più a una sorta di Phantasy Star Online che non a un Final Fantasy XI online. Una delle sue peculiarità è però che bisogna usare delle parole chiave per comporre la password per formare le aree di gioco ed accedere così ai dungeon. Ogni password è composta da tre parole chiave che unite determinano le specifiche di tale area. In pratica abbiamo noi giocatori la possibilità di stabilire i parametri dei dungeon in cui andremo a combattere. Parametri che stabiliscono la difficoltà, il tipo di elemento che caratterizzerà l'area di gioco, il tempo nel senso meteorologico, il livello dei mostri, il tipo di oggetti che vi troveremo e anche il numero dei portali che celano gli avversari o i tesori. Le Password possono essere composte dal giocatore stesso provando varie combinazioni o possono essere trovate leggendo il forum o via mail. In genere queste ultime sono quelle che fanno procedere la storia o aprono dungeon speciali, mentre noi giocatori componiamo quei dungeon che ci servono per incrementare il livello dei personaggi o per cercare oggetti da scambiare.
Nei dungeon, oltre agli avversari si trovano casse di tesori (alcune da disinnescare perché celano delle trappole) e oggetti da raccogliere. Alla fine ci attende o il classico boss o la Statua di Zeit che da in premio oggetti di valore. Sebbene questo sistema di creazione dei dungeon sia originale e tutti questi parametri da impostare siano anche intriganti (come quello del tempo che influenza le prestazioni in battaglia) alla fine non si sfugge a una certa ripetitività. I dungeon sono molto simili fra loro e completamente scevri di orpelli; sono di fatto stanze e corridoi, ed alcuni - specie nella fasi più avanzate - sono anche più carini a vedersi, ma alla fine le strutture sono assai simili. Anche l'area di gioco, cioè la zona attraverso la quale si accede poi al dungeon non è mai vasta, ma per fortuna è più ricca visivamente e cela power-up da raccogliere prima di immergersi nei sotterranei: cibo per i Grunty, tesori e ovviamente avversari che ci attendono al varco.
Dato che questo è il primo volume di una serie di quattro, una volta terminato il gioco e affrontato il boss finale, il salvataggio su Memory Card con il livello raggiunto da Kite nonché tutti gli equipaggiamenti e oggetti, potrà essere caricato nel secondo episodio. Quindi, fra tre mesi quando uscirà il secondo episodio, ritroveremo il nostro Kite così come lo avevamo lasciato. Ovviamente il gioco non finisce semplicemente sconfiggendo il boss, questo dipende da noi. Possiamo infatti proseguire, ovviamente la storia non procede, ma dal forum possiamo ricavare altre password per nuove aree, continuare la ricerca di oggetti ed equipaggiamenti rari, portare a termine gli scambi e visto che le combinazioni di password che possiamo provare sono tantissime, quando e come terminare il gioco dipenderà solo dalla nostra voglia.


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E PER CONCLUDERE...

Come già anticipato .hack non offre un comparto grafico spettacolare, degno per esempio di certe produzione Square-Enix. I personaggi sono però l'elemento che maggiormente caratterizza .hack, grazie all'inconfondibile stile di Sadamoto, mentre le ambientazioni hanno texture molto essenziali, anche se alcuni paesaggi possono risultare intriganti, la maggior parte dei dungeon sono invece "minimalisti" con risultati visivi altalenanti. Belli invece gli effetti di "disturbo" creati dai virus e non mancano effetti luce per arricchire magie e attacchi speciali. Il comparto grafico non è la maggior attrattiva di questo titolo. Decisamente ottima è invece la colonna sonora composta da Yuki Kajiura (Noir, Xenosaga II: Jenseit von Gut Und Böse), che si è occupata di musicare tutto Project .hack, dando però il suo meglio soprattutto nei brani dell'OAV.
Non dimentichiamoci, infatti, che ad ogni capitolo di .hack è allegato un DVD con un episodio in animazione della durata di circa 30 minuti. .hack//Liminalty Vol.1 si differenza dal gioco non solo perché propone altri protagonisti, ma soprattutto perché è ambientato nella vita reale, cioè in quel 2010 che non ci viene mai mostrato nel videogioco. In questo primo volume la protagonista è la studentessa Mia Minase, anche lei come Kite ha provato per la prima volta The World insieme al suo "fidanzatino", che come Orca è caduto in coma mentre a seguito di un misterioso incontro. Contemporaneamente un ex programmatore della CC Corporation, inizia ad investigare sui misteriosi incidenti che stanno accadendo ai giocatori di The World, entrando in contatto con Mei. La qualità delle animazioni dell'OAV e la sceneggiatura è di buon livello e non potrà non intrigare gli appassionati di anime. L'OAV infatti da alle vicende narrate in .hack una marcia in più, contribuendo ad accrescere la curiosità e creare una sorta di tensione nei riguardi della trama che inizia ad assumere contorni inquietanti e misteriosi. Il DVD allegato al gioco inoltre contiene alcuni extra interessanti ed è completamente sottotitolato in italiano.
Un commento più che positivo va dedicato alla conversione PAL del gioco e alla localizzazione in italiano. .hack//INFECTION Part.1 è infatti in tutto e per tutto identico alla versione americana ed è anche ottimizzato, risparmiandoci le fastidiose bande nere. Anche a noi europei è data facoltà di scegliere fra il parlato in giapponese o quello americano: il cast dei doppiatori è discreto, ma noi abbiamo preferito mantenere le voci originali giapponesi e avvalerci dei sottotitoli in italiano. Il gioco poi è multi-lingua, quindi si può scegliere la lingua preferita fra cui ovviamente l'italiano, oltretutto la localizzazione di menu e testi è ben eseguita, quindi possiamo tranquillamente consigliarvi di giocarlo in italiano. Fra le varie opzioni vale la pena citare la possibilità di centrare lo schermo. L'appuntamento con il secondo episodio è fra tre mesi circa: infatti la serie dovrebbe mantenere una cadenza trimestrale. Ovviamente i nuovi episodi introdurranno nuovi elementi nel gameplay e la storia proseguirà, con anche nuovi personaggi. Il prossimo appuntamento con .hack//MUTATION è fissato per giugno: non perdete il salvataggio di Infection sulla vostra Memory Card...


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:::->Screenshoots del gioco<-:::

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:::->Scheda tecnica del Gioco<-:::

Dimensione: 3,47 GB compresso 4,50 GB decompresso
Lingua: MULTI 5 ENG-DEU-ESP-ITA-FRA
Versione: PAL
Genere: action GDR
Produttore: Atari/Bandai
Sviluppatore: CyberConnect2
Sito Ufficiale: dothack.com
Data di uscita: 3 Dicembre
Anno: 2004

Prezzo al momento dell'uscita ufficiale: 54,90 €

:::->Orari di Seed<-:::

di notte, ma se ci scappa anke di giorno...

:::->Ringraziamenti<-:::

Si ringrazia multiplayer.it per le immagini, image per l'hosting,
e Nextgame.it per la recensione.


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