[PS2 - Torrent] Dragon Quest VIII, PAL - Multi 5

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view post Posted on 28/11/2006, 18:38
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Dragon Quest VIII: L'Odissea del Re Maledetto

by tejo

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:::->Recensione<-:::

Milioni di copie vendute nei giorni di lancio, code chilometriche di fronte ai negozi, numerosi titoli ormai usciti sotto questo "marchio"… Insomma, quando si parla di grandi numeri non si può fare a meno di citare Dragon Quest. A distanza di quattro anni e tre mesi dal suo predecessore è finalmente disponibile l'ottavo capitolo della conclamata serie di giochi di ruolo che ha conquistato ormai numerosissimi seguaci.
E' il lontano 1986 quando, in seno alla Enix, lo sceneggiatore Yuji Horii, l'artista Akira Toriyama e il compositore Koichi Sugiyama decidono di unirsi in un sodalizio professionale per dare vita ad una delle creazioni videoludiche più di successo dalle origini ai giorni nostri. E dopo tutti questi anni ci apprestiamo ad analizzare a fondo l'ultima loro opera e probabilmente anche la prima ad approdare nel "vecchio continente" dove il traino più grande alle vendite sarà sicuramente la figura del character designer Akira Toriyama meglio noto come il "padre" di Goku e compagni, nella ormai famosissima, ma anche inflazionata, serie di "Dragon Ball".


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LO SCETTRO LEGGENDARIO
Dalla notte dei tempi si narra di uno scettro in possesso di una terrificante forza oscura e malvagia, sigillato in un castello, lontano da mani avide di potere e di sangue, pronte a tutto pur di riuscire a brandirlo. E sarà proprio il furto di questo mitico oggetto, da parte di un malvagio e misterioso clown, a far piombare il castello e tutti i suoi inservienti in un malefico incantesimo che li vede trasformati in piante di rovi in uno stato di morte apparente. E' quindi giunta l'ora per il nostro eroe, unico scampato alla maledizione, di rimboccarsi le maniche e andare alla ricerca del sinistro pagliaccio, nel tentativo di riuscire a riportare pace e serenità in un mondo ormai minacciato dalle forze del male.
Il gioco inizia a misfatti già avvenuti, infatti anche la vicenda appena citata viene resa nota in un secondo momento, oltre che nel prologo del manuale, grazie all'espediente del flashback a cui la narrazione si appoggerà in diverse occasioni nel prosieguo della storia. Ci troviamo quindi fin da subito a capitanare un mini party composto dal protagonista e da altri due personaggi: un bonario e paffutello mostriciattolo verde, Torode, e un robusto brigante nostro discepolo, Yangus, dei quali si scopriranno solo più avanti le vere identità.

Come già anticipato in precedenza, la storia si dipana grazie anche a delle suggestive sequenze in flashback, tratte sempre dal motore grafico del gioco, a cui si aggiungono e si intrecciano gli avvenimenti "presenti" che noi, in qualità di protagonisti, vivremo a mano a mano, scoprendo altri personaggi e i nuovi membri del party: l'avvenente Jessica e l'elegante Kukule.
La struttura della trama, che risulta essere gradevole e ben narrata può essere vista come un pellegrinaggio nei meandri del passato che dovremo ricostruire di volta in volta come un grande puzzle. Vale comunque la pena ricordare che, in caso dovessimo perdere il filo della storia, è possibile confidarsi con i nostri compagni di viaggio pronti in qualsiasi momento ad offrirci un valido sostegno e interessanti informazioni.


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IL CIELO, IL MARE, LA TERRA
E' questa una parte del titolo esatto di questo ottavo capitolo - che nella sua completezza è Dragon Quest VIII (sora to umi to daichi to norowareshi himegimi) - dal quale salta subito all'occhio la vocazione totale alla libertà offerta dal gioco nella fase di esplorazione che, in una rinnovata veste grafica interamente tridimensionale, permette perlustrazioni ampissime. Infatti, iniziato il viaggio con il nostro party, ci troviamo immediatamente di fronte a un mondo estesissimo, ricco, variegato e ricostruito nei minimi particolari, dove l'imperativo dominante è appunto l'esplorazione. I paesaggi totalmente visitabili che si stagliano a perdita d'occhio vanno dalle vaste praterie alle montagne innevate, dai caldi deserti alle immense distese marine, dalle profondità della terra ai vastissimi domini celesti per giungere infine anche a sfere parallele al nostro mondo.
Altro aspetto fondamentale e totalmente nuovo rispetto alla saga risiede nella condizione di poter esaminare in qualsiasi momento gli ambienti circostanti semplicemente passando alla visuale in prima persona che riesce spesso a mostrarci prospettive e dettagli differenti, utili in certi casi anche al gameplay.

La peregrinazione è aiutata da una mappa dettagliata sulla conformazione geografica del territorio che ci permette di comprendere le zone visitabili a piedi fin dall'inizio e quelle che necessiteranno di altri mezzi per poter essere raggiunte. Inoltre sulla mappa risultano segnate le zone già visitate, nelle quali potremo ritornare in ogni momento in base alle nostre esigenze o a quelle della storia.
Le tipologie di luoghi che possiamo visitare sono diverse. Partiamo dai classici borghi e castelli nei quali abbiamo la possibilità di recuperare energie, salvare la nostra partita e ottenere utili informazioni. In questo tipo di ambiente è possibile interagire sia con gli abitanti sia con diversi oggetti quali botti, vasi, librerie, pozzi e sacchi, nei quali molto spesso si celano preziose sorprese. Altre strutture secondarie, ma non per questo meno importanti, sono i noti negozi o bancarelle, dove ci si dedica all'acquisto di armi, protezioni e oggetti di ogni sorta validi per il potenziamento del party. Gli ultimi edifici che meritano una menzione particolare sono il casinò, con le sue slot machine, le nuove roulette e il gioco del "Bingo", e la banca alla quale è consigliabile consegnare i nostri averi. Infatti nel qual caso dovessimo essere sconfitti in battaglia non incapperemo nel classico "game over" ma ci ritroveremo resuscitati in una chiesa o cappella nelle vicinanze, ma con i soldi dimezzati.

Andando avanti nella scoperta della mappa troviamo fortunatamente dei punti ristoro e salvataggio indipendenti dai borghi o dai castelli così come ci capiterà di scoprire i classici dungeon, spesso vasti e imponenti nella loro maestosità, o misteriose e affascinanti locazioni come torri o cattedrali.
Per quanto riguarda gli spostamenti abbiamo la possibilità di scegliere tra diversi "mezzi" quali un incrocio tra un leopardo e una tigre della Malesia, una nave e un volatile leggendario che rendono i trasferimenti più comodi e agili con il vantaggio di poter evitare parzialmente diversi scontri casuali.


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TRADIZIONE E NOVITA'
Analizzando nel dettaglio la saga di Dragon Quest saltano subito all'occhio le novità apportate a questo ottavo capitolo, che non sono poche ma che allo stesso tempo non hanno la pretesa di rivoluzionare il genere. Quella di maggiore valenza è sicuramente il passaggio totale alle tre dimensioni che ha favorito nuovi e interessanti spunti di gioco, come quello già descritto della visuale in prima persona a cui possiamo appellarci in ogni momento, sia per un fine puramente esplorativo, sia per risolvere enigmi di varia natura.
Per quanto riguarda il sistema di combattimento ci troviamo di fronte ad un sistema classico all'eccesso, a partire dai menu di gioco che non sono stati svecchiati per nulla rispetto ai capitoli precedenti se non per le opzioni in più disponibili; infatti ritroviamo puntualmente il controllo a turni e la disposizione canonica in linea del party e dei nemici.
In battaglia il protagonista è l'unico che possiamo controllare esclusivamente in modalità manuale, mentre per i compagni è possibile sia mantenere questo tipo di impostazione sia scegliere tra alcune tattiche predefinite che rendono automatiche e più snelle le azioni dei loro turni.
Gli attacchi si dividono, come da consuetudine, in quattro tipologie: normali, attraverso abilità speciali, con incantesimi (che servono anche a curare gli alleati e non solo) e tramite oggetti. Gli attacchi che si appoggiano alle abilità speciali sono strettamente legate a due diverse variabili: l'arma equipaggiata e il grado di potenziamento nell'inedito sistema di "skillmaster": nuova componente di gioco che permette lo sviluppo delle differenti caratteristiche dei membri del gruppo in base ai punti "skill" che riceveremo all'accrescimento del livello di esperienza. Questo tipo di offensiva, così come gl'incantesimi, si manifesta in numerose mosse spettacolari condite da molteplici effetti luce e di altra natura, ma senza mai frustrare il giocatore con tempi troppo lunghi di esecuzione.

Altra novità importante nello svolgimento degli scontri è quella del "tension system", grazie al quale i nostri eroi saranno in grado di immagazzinare energia, in stile "super sayan", per recare danni sempre maggiori agli avversari: più volte riusciremo ad accumulare tensione più l'attacco risulterà devastante, ma è necessario fare attenzione ad alcuni assalti nemici, capaci di annullarne l'effetto. Un ulteriore arricchimento del gameplay è proposto dall'opzione "scout" che ci permette di trovare in alcuni mostri, gli unici visibili durante la fase di esplorazione, dei validi alleati in battaglia, ma questo solo dopo averli sfidati e sconfitti; e tra questi mostri, come i fedeli alla saga non mancheranno di notare, rincontreremo delle vecchie conoscenze della serie.
Ultima importante novità non trascurabile è la "pentola dell'alchimia" con cui potremo sbizzarrirci in particolari combinazioni di armi, corazze e oggetti di varia natura per crearne di altri sempre più potenti e performanti, e questo grazie anche a delle vere e proprie ricette che dovremo trovare in giro.



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VIDEOGIOCO O ANIMAZIONE?
Dal punto di vista tecnico Dragon Quest VIII si presenta come un titolo di ottima fattura, realizzato, per quanto riguarda i personaggi e le parti mobili, con la ormai nota tecnica del cel-shading resa in maniera esemplare e che riesce a manifestarci pienamente il tratto inconfondibile di Toriyama, vera croce e delizia di questa saga. D'altro canto tutte le strutture "fisse" degli ambienti sono realizzate in un canonico 3D, ma la palette dei colori utilizzata per le texture è così vivida e brillante che riesce a fondersi bene con il resto degli elementi suddetti. Infatti il feeling che ci offre il comparto grafico è proprio quello di poter muovere e comandare i protagonisti di un'animazione giapponese, grazie anche a una caratterizzazione dei personaggi molto buona, nonostante la mancanza totale del doppiaggio renda il tutto un po' meno coinvolgente e privo di un certo pathos.
Il dettaglio dei personaggi e delle ambientazioni è elevatissimo e si propone quindi di ricreare ancora più a fondo la percezione di un mondo assolutamente vivo e tangibile, dove poterci perdere in lunghe sessioni di esplorazione, anche solo per ammirare un magnifico tramonto. Infatti lo scorrere del tempo avviene in tempo reale portando con sé le conseguenze del caso; ad esempio di notte le botteghe sono chiuse e i mostri escono allo scoperto ancora più numerosi e forti.
Le musiche del compositore Koichi Sugiyama sono, come al solito, di alta caratura e si sposano alla perfezione con lo stile del gioco in tutti i suoi comparti: sia quello prettamente visivo sia quello narrativo; il genere artistico adottato, di stampo sinfonico, recupera le sonorità dei grandi del periodo barocco quali J.S.Bach e Antonio Vivaldi e unisce così all'opera un valore aggiunto di grande carisma e impatto.
In conclusione, possiamo tranquillamente affermare che Dragon Quest VIII è un titolo validissimo capace di farci vivere un'esperienza imperdibile e diverse ore di spensierato divertimento, con una longevità nella media dei GdR nipponici. Insomma, un'altra occasione, per gli appassionati e non, di godersi in prima persona vicende straordinarie, cariche di avventure e di pericoli, dove non mancano però i sentimenti e anche un bella dose di ironia.


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Lati Positivi

>Ottimo comparto grafico
>Senso di libertà assoluto


Lati Negativi

>Alcuni rallentamenti
>Mancanza del doppiaggio


Conclusione

Il gioco vale la candela? Sì, assolutamente sì. Dragon Quest VIII, come altri titoli della serie, merita senza alcun dubbio di essere giocato almeno una volta nella vita, perlomeno da tutti coloro che non disdegnano completamente il genere. Ci troviamo di fronte a un titolo che, nonostante alcune pecche (vedi la mancanza del doppiaggio), si apprezza per la sua spontaneità e la sua compattezza nel proporre schemi "rpgiani" forse un po' troppo classici, ma che riescono a donare sempre nuovi spunti di miglioramento attraverso piccoli rinnovamenti che però, probabilmente per scelta, non prendono mai la strada dell'innovazione pura. I membri del partito "rivoluzione a tutti i costi" potranno storcere anche un po' il naso, ma di fatto rimane la sostanza di un gioco denso e completo, capace di emozionare e far divertire un ampia fascia di utenti.

:::->Screenshoots del gioco<-:::

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:::->Scheda tecnica del Gioco<-:::

Dimensione: 2.52 GB
Lingua: Multi 5 [ITA-ENG-FRA-SPA-DEU]
Versione: PAL
Genere: GDR
Sviluppatore: SQUARESOFT
Sito Ufficiale:www.square-enix.co.jp/dragonquest/eight/
Data di uscita: 9 APRILE
Anno: 2006

Requisiti Minimi: Swap magic o PS2 Modificata
Requisiti Necessari: Memory Card
Prezzo al momento dell'uscita ufficiale: 59.90 €

:::->Note<-:::

Seed tutti i giorni dalle 9.30 alle 23.30 con banda dai 20 ai 25KB sec in superseed e CON BAN AGLI UTENTI CHE USANO BITCOMET E BITLORD CHE COMUNQUE CONTINUERANNO A SCARICARE DAGLI ALTRI PEERS.
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Edited by DanieleF L9 - 10/3/2021, 15:04
 
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