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.hack//Mutation Part 2ci immerge nuovamente in The World, gioco di ruolo online nel quale Kite prosegue la sua investigazione per scoprire il legame fra i misteriosi eventi del gioco e i casi di coma che hanno colpito alcuni giocatori nella vita reale. Siamo solo a metà strada in quello che si configura come uno dei progetti multimediali più azzardati mai realizzato da Bandai e sviluppato da CyberConnec2.
Project .hack, lo ricordiamo per coloro che, distratti, si fossero persi la gli antefatti, è un videogioco diviso in quattro capitoli allegati ai quali vi sono altrettanti cortometraggi animati della durata di circa mezz’ora, il tutto realizzato da altisonanti nomi dell'animazione giapponese come Yoshyuki Sadamato (Evangelion), il cui stile caratterizza l'intera opera. Una delle particolarità di questo inusuale progetto è il suo coinvolgere più media, infatti oltre al videogioco con allegato un episodio in animazione, .hack si dipana anche in una serie TV che si svolge anni prima degli eventi narrati nel gioco e un manga, ambientato però successivamente. L’altra peculiarità di .hack sta nell'essere un gioco ad episodi ambientato... in un videogioco, un Massive Multiplayer Online-RPG chiamato "The World". Un progetto unico nel suo genere che in questo suo secondo capitolo riconferma nella trama sceneggiata da Kazunori Ito (Ghost in the Shell, Patlabor) il suo maggior punto di forza.
ANCORA TU... MA NON DOVEVAMO VEDERCI PIU´?
Avete terminato il primo episodio .hack//Infection? Bene, poiché per proseguire con questo secondo appuntamento è necessario recuperare il salvataggio finale del precedente capitolo, ottenendo così tutti gli equipaggiamenti, i soldi, il livello raggiunto e quant'altro in vostro possesso al termine di .hack//Infection. E' necessario aver terminato il precedente, poiché cominciare da zero .hack//Mutation senza l'eredità di quanto appreso e collezionato nel precedente episodio diventa impresa ardua e frustrante. Per quanto sia "virtualmente" concesso giocare ogni singolo capitolo come esperienza a sé, di fatto presentarsi "nudi alla meta", cioè senza quel bagaglio di conoscenza del gioco e di equipaggiamenti, costringe a lunghe ore nei dungeon di basso livello per recuperare esperienza e tutto il necessario per fronteggiare questo nuovo capitolo. .hack//Mutation infatti porta il nostro alter ego ad affrontare dungeon infestati da mostri di livello molto superiore al primo (dal livello 32 al 4° circa) e quindi le difficoltà rispetto a prima sono aumentate. Iniziare, senza esperienza di gioco e cimentarsi subito nei nuovi livelli, diventa così quasi impossibile per coloro che non conoscono .hack e le sue dinamiche, senza contare che si perde parte del gusto della trama.
Sconsigliamo quindi di intraprendere questa seconda avventura senza aver portato a termine il primo capitolo, a meno di non voler dedicare molte ore all'apprendimento del sistema di gioco e alla crescita dei personaggi. Così, come se tre mesi non fossero passati, ricaricando i salvataggi del primo capitolo ci immergiamo direttamente nel secondo e troviamo, esattamente dove li avevamo lasciati, i nostri eroi... ed era una situazione non proprio felice.
Infatti, dopo gli eventi del primo episodio ritroveremo nuovamente Kite e BlackRose uniti dalla necessità di trovare risposte a quanto sta accadendo all’interno di The World. I poteri di Kite però hanno attirato l’attenzione degli Amministratori di Sistema, infatti il misterioso bracciale di Kite, donatogli da Aura, sembra possedere gli stessi poteri che hanno indotto il coma di Orca, permettendo a Kite non solo di modificare il codice degli avversari ma anche di penetrare in aree di gioco inaccessibili ai normali utenti di The World. Questa cosa non poteva sfuggire agli Amministratori di Sistema, i quali attirano Kite e BlackRose in una trappola allo scopo di cancellare i loro due personaggi, solo l'intervento di Helba, la misteriosa hacker che più di una volta ha salvato il nostro protagonista da brutte situazioni, sembra ribaltare la situazione. Il potere di Kite infatti può tornare utile per investigare le cause delle anomalie di The World, Kite si mette così al servizio di Lios, uno degli Amministratori di Sistema, per investigare sul grado di infezione che ha colpito il Server Lambda e soprattutto entrare in quelle aree protette vietate ai normali utenti del gioco sfruttando il potere dell’hacking dei portali.
Kite coglie l’occasione al balzo, sempre deciso a trovare risposte alle sue domande, nonché la chiave per risvegliare l'amico Orca dal coma e ritrovare la misteriosa Aura. Ovviamente in questa seconda avventura Kite non solo è accompagnato dai vecchi amici conosciuti nel corso del primo capitolo, ma ne incontrerà di nuovi, fra cui il misterioso Moonston, la giovane Rachel, il buffo Nuke Usagimaru, il rude Marlo e Wiseman. Inoltre, il mondo di The World si è ulteriormente espanso, infatti ora Kite può muoversi anche nella città server Lambda: la città Culturale Carmina Gaelica, oltre ovviamente poter tornare alle precedenti.
NUOVAMENTE NEL MONDO DI THE WORLD
Questo secondo episodio non offre grosse novità né sorprese sul versante del gameplay, del resto è come aver atteso qualche mese per inserire il disco due di un gioco diviso su più dischi. La struttura infatti è rimasta invariata rispetto al precedente episodio, quindi ci ritroviamo in mano un action-rpg con scontri in tempo reale e un party gestito dalla CPU. I pregi e i difetti sono rimasti tali e quali, anzi probabilmente la maggior difficoltà di questo secondo capitolo mette in risalto i problemi di telecamera ereditati da .hack//Mutation ed evidentemente non risolti in Infection. Gli avversari sono più forti e potenti, costringendo a maggior attenzione nelle scelte tattiche e quando la situazione si fa più concitata, con numerosi avversari su schermo, la telecamera stenta a seguire l'azione e il giocatore non spreca di certo preziosi istanti per regolare le angolazioni di una telecamera un po' troppo anarchica, impegnato com'è nel gestire gli attacchi e a impartire ordini ai compagni. La grande quantità di informazioni visibili a schermo, se da un lato alimentano la sensazione di essere all’interno di un gioco online, in certi frangenti irritano. Ben vengano i "baloon" con i suggerimenti dei compagni, oltretutto spesso sono sensati e vale anche la pena seguirli, ma quando a questi si aggiungono le icone degli status, le icone dei vari mostri e la telecamera che va dove le pare, si ha la sensazione di essere al centro di un caleidoscopico caos.
Nulla da cui non si possa emergere vincitori, ma spesso si deve sudare parecchio. In questo capitolo poi, hanno grossa rilevanza le strategie di gruppo: Kite può infatti impartire una serie di comandi ai propri compagni, proprio come avverrebbe in un vero gioco online, inoltre assumono maggiore importanza rispetto al capitolo precedente le abilità e magie, soprattutto quelle di elemento opposto al proprio avversario, così come diventa sempre più necessario ricorrere a tutto il possibile per proteggere i propri compagni.
In poche parole, se nel capitolo precedente ci si poteva arrangiare picchiando gli avversari e di tanto in tanto usando qualche abilità date dalle varie armi e armature, qui diventa necessario adottare una strategia adatta da ogni avversario per far fronte a certe situazioni, specie nei dungeon caratterizzati da numerosi avversari. In questo secondo capitolo inoltre sono state introdotte tutta una serie di nuove abilità, la più eclatante è la fuga di dati su avversari multipli. Infatti ora Kite può effettuare la "fuga di dati" non più su un unico avversario, ma su più nemici, con i medesimi effetti: aumento dell'infezione virale e punti esperienza ridotti ad uno. Quindi l'uso di questa funzione diventa più delicato, poiché su avversari multipli è più facile perdere il controllo di Kite e vedere il protagonista con il suo gruppo penalizzati da perdita di punti esperienza o afflitti da status alterati di vari genere. Restano invariati anche i dungeon e il loro sistema di generazione attraverso la combinazione di tre parole chiave che ne determinano i parametri. Non mancano anche qui tutta una serie di missioni opzionali, Boss aggiuntivi e per la prima volta anche la corsa in groppa ai simpatici "porcelli", i Grunty sui quali si può gareggiare allevando i propri campioni nelle diverse città/server.
LA SAGA CONTINUA...
Come abbiamo già ribadito, .hack//Mutation è pressoché identico al precedente capitolo, quindi una certa sensazione di deja vu di fronte a questo nuovo gioco è più che normale. Il motore grafico è il medesimo del primo così il gioco visivamente, a parte la presenza di nuovi personaggi e nuovi ambienti, non offre nessun tipo di miglioramento, tutto è rimasto come prima. I dungeon sono pressoché simili al primo capitolo, così come i modelli dei personaggi, inoltre le scene di intermezzo, realizzate sempre con il motore grafico del gioco, presentano animazioni poco fluide. Ma, come avevamo già sottolineato per il precedente capitolo, non è di certo la parte visiva il punto di forza di questa serie, anche se Sadamoto (Evangelion) gli ha dato la sua inconfondibile impronta. Nuovamente si riconferma la trama il vero perno del gioco, una storia inusuale e moderna per un genere, quello dei GdR, che tende sempre a toccare temi piuttosto classici. Una trama che spinge il giocatore ad andare sempre avanti e che deve per forza mantenere alta l'attenzione, poiché altri due capitoli ci separano alla fine di questa intricata vicenda.
Il gioco, comunque, tecnicamente è ben curato, il doppiaggio è ben eseguito e si ha la possibilità, fatto più unico che raro, di scegliere fra il doppiaggio originale giapponese e quello americano, per sottolineare ulteriormente il legame con il mondo dei manga e degli anime che questo progetto porta avanti. La colonna sonora, sia del gioco che dell'OAV (original video animation) è sempre firmata da Yuki Kajiura (Xenosaga II, Noir) che ripropone unitamente ai temi principali del primo, anche nuovi arrangiamenti, sempre deliziosi.
Fa parte integrante del gioco il cortometraggio in animazione della durata di circa trenta minuti, un piccolo gioiellino ben realizzato e animato, con la possibilità anche qui di scegliere fra parlato originale giapponese e doppiaggio americano, sempre sottotitolato in italiano. .hack//Liminality vol. 2, a differenza del videogioco, è ambientato completamente nel mondo reale e integra gli eventi del gioco con quanto sta accadendo fuori da esso. In questo episodio la protagonista è la giovane Yuki Alahara, anche lei come Mai Minase contattata da Mr. Tokuoka per investigare sui misteriosi casi di coma di alcuni giocatori di The World. Questo episodio si rivelerà particolarmente inquietante e non solo, si getteranno le basi per ricostruire la genesi di The World, del suo legame con Fragment il prototipo su cui si basa il gioco sviluppato della CCorporation, si parlerà di Herald e del famoso Libro del Tramonto.
Non resta che darci appuntamento fra tre mesi e attendere il nove giugno per conoscere l'ulteriore sviluppo di questa intricata trama, data in cui è prevista l'uscita del terzo episodio della serie .hack//Outbreak.
Produttore: Atari / Bandai
Sviluppatore: CyberConnect2
Distributore: ATARI Italia
Lingua: Tutto in Italiano
Versione: Pal
Disponibilità: 18 giugno 2004
Genere: Action - RPG
Giocatori: 1
Prezzo: 54,90 Euro
HardWare: Per giocare ad .hack basta possedere una PlayStation 2 PAL, il gioco originale e una Memory Card con 706 KB liberi. Il gioco ha regolazione dello schermo e la possibilità di scegliere fra doppiaggio giapponese o americano. Nella confezione è compreso il DVD dell'episodio in animazione .hack// Liminality Vol. 2 della durata di circa 30 minuti, più alcuni extra.
Lati Positivi:
>E' sempre la trama il perno di Project .hack
>Ottima versione per doppiaggio e localizzazione
>Sempre piacevole anche l'OAV allegata
Lati Negativi:
>Aumento della difficoltà che risalta alcune pecche
>Telecamera non sempre impeccabile
>Molto simile al precedente
ORARIO DI SEED : 24 su 24
BANDA DISPONIBILE : 20 kb a 30kb
Buon Download a tutti dal vostro
